Il Trenino Rosso del Bernina, alla scoperta di luoghi magici e incantati

PARTENZA: Tirano (429 m.)
INTERMEDI: Viadotto elicoidale di Brusio – Miralago – Le Prese – Poschiavo – Alp Grum (2.091 m.) – Ospizio Bernina (2.253 m.) – Bernina Diavolezza (2.082 m.) – Morteratsch (1.893 m.) – Pontresina (1.774 m.) – St. Moritz (1.775 m.)
ARRIVO: Tirano (429 m.)
LUNGHEZZA TOTALE: 60 km di ferrovia
TEMPO DI PERCORRENZA: giornata intera o weekend
PERCORSO: pianeggiante
DIFFICOLTA’: facile
PERIODO CONSIGLIATO: Inverno – Estate
“Prendo una valigia leggera e salgo sul treno, carrozza meraviglia, lato finestrino, vicino all’imprevedibile.”.
Uno dei viaggi più spettacolari a cui io abbia mai partecipato, a pochi passi da casa e che consente di immergersi in un ambiente fiabesco, surreale e magico.
Sto parlando del Trenino Rosso del Bernina, riconoscibilissimo trenino che copre l’intera tratta tra Tirano (Italia) e Saint Moritz (Svizzera) in una splendida valle tutta da scoprire sia d’estate che d’inverno.
Nelle stagioni più calde è certamente la natura a farla da padrone, con i fiori che sbocciano e con un panorama di un verde intenso che più verde non si può.
D’ autunno tutta la valle si tinge dei suoi colori caldi caratteristici, tutti i boschi si tingono di giallo, rosso e arancione. Una vera tavolozza!
Ma è sicuramente d’inverno, con la coltre neve che ogni anno si forma nella valle, che si scopre quel lato magico, stupefacente e indimenticabile che solo chi lo vive può capire.. sarà impossibile staccare gli occhi dal finestrino!
Costruita intorno al 1906, la linea raggiunge con un’ardita opera di ingegneria, un’altitudine massima di 2.253 m, ed è perciò la più alta ferrovia a trazione elettrica ed aderenza naturale delle Alpi e una delle più ripide al mondo (la pendenza massima è del 7%) e di conseguenza una delle più spettacolari.
Non a caso, insieme alla vicina linea ferroviaria dell’Abula posta nei Grigioni, è stata inserita nel 2008 nella lista dei patrimoni dell’Umanità UNESCO.
In aggiunta all’ineguagliabile panorama, non mancano tunnel, gallerie, viadotti e ponti che vi lasceranno a bocca aperta.
Non parliamo perciò di un mezzo di trasporto qualunque, ma di un vero “viaggio nel viaggio”.
La linea è percorsa da treni regionali e dal ‘Bernina Express’, il treno espresso turistico, che in poco meno di 2 ore 30 percorrono i 60 km che separano Tirano da Saint Moritz, con pendenze del 70% senza l’ausilio della cremagliera.
Dalla Stazione di Tirano, distante solo 1 Km dal confine svizzero, è perciò possibile scegliere, a seconda dell’orario di partenza, se salire su un treno di linea o sul treno espresso, il cosiddetto Bernina Express.
La tratta è la stessa, con principali differenze:
In fase di scelta dell’orario di partenza e relativo ritorno è perciò necessario tenere in considerazione quanto riportato e scegliere la sistemazione più adatta alle proprie esigenze.
Mio suggerimento potrebbe essere quello di sfruttare la tratta di andata con trenino di linea e l’altra con la carrozza panoramica (BEX), o viceversa, in questo modo sarà possibile godersi entrambe le esperienze.
Le soste del trenino turistico sono 14 e rispettivamente, in ordine di partenza:
Tirano, Campocologno, Campascio, Brusio, Le Prese, Poschiavo, Cavaglia, Alp Grüm, Ospizio Bernina, Bernina Lagalb, Bernina Diavolezza, Morteratsch, Pontresina e infine Saint Moritz.
Sono tutti luoghi in cui vale la pena una visita, ma a mio parere sono 4 i punti d’interesse più meritevoli e sto parlando di:
Ma entriamo nel dettaglio.
Ho avuto la fortuna di alloggiare presso ‘l’Albergo Ospizio Bernina‘, arrivando quindi il giorno prima con un tempo quasi burrascoso e risvegliandomi la mattina con un cielo azzurro meraviglioso, che a contrasto con il biancore della neve, creava un’atmosfera magica e incantata.
Dormire a quota 2.253 m. in mezzo al nulla è un’esperienza che consiglio a tutti per chi ha a disposizione qualche giorno in più.
In ogni caso, anche solo passando con il Trenino in questa valle non si può che rimanere a bocca aperta!
In inverno sembra di essere immersi in un vero deserto bianco, accecante e stupefacente.
I laghi sottostanti, il Lago Bianco e il Lago Nero, non si scorgono, ma sono proprio loro, inconsapevolmente, a rendere il luogo incantevole per la sua perfezione.
Sicuramente il luogo preferito di tutti.
Uno delle soste che consiglio agli amanti della montagna e non solo, è quella a Morteratsch, per ammirare, dopo una piacevole passeggiata, l’omonimo ghiacciaio, il più grande del massiccio del Bernina, immersi in un paesaggio lunare e surreale.
La passeggiata è di 3 km circa, da percorrere in 50 minuti, adatti a tutti, anche a famiglie con i più piccoli, ed è una vera scoperta; basti pensare che un tempo, il ghiacciaio si trovava ai piedi della stazione all’inizio del percorso; e ora, dove il ghiacciaio non c’è più, è stato costruito il sentiero didattico.
Lungo il percorso sono infatti presenti 16 pannelli che raccontano la storia del ghiacciaio, della sua evoluzione e di come la sua dimensione si stia gradualmente affievolendo.
E’ sorprendente e triste allo stesso tempo pensare che dal 1860, dopo un picco di avanzamento nel cosidetto periodo glaciale, il Morteratsch ha iniziato un importante ritiro, diminuendo di circa 2 km in poco più di un secolo e scomparendo con una media di ben 18 metri l’anno.
Del ghiacciaio rimangono ora le lacrime, ghiaccio che si scioglie e che si disperde nel torrente sottostante. E’ proprio a questa immagine a cui si ispira la scultura “le lacrime del ghiacciaio” che apre al sentiero. Un luogo da scoprire e da non dimenticare.
Un’altra sosta imperdibile è quella di Pontresina, per raggiungere l’incontaminata Val Roseg.
Ed è così, che appena scesi del nostro amato trenino, ci troviamo subito su una romanticissima carrozza con cavalli, in un paesaggio fiabesco, dentro calde pellicce, per attraversare tutta la splendida valle fino a raggiungere “l’Albergo Rosegn Gletscher”, posto ai piedi dell’omonimo ghiacciaio.
Qui la tranquillità è sovrana e non è difficile scorgere scoiattoli, caprioli, cervi e camosci in una natura incontaminata.
Per chi ha più tempo a disposizione, in alternativa alla carrozza, è comunque consigliata la passeggiata in questa valle idilliaca. Fino al Rifugio-Albergo il percorso ha una lunghezza di 7 km, se si conta perciò sia l’andata che il ritorno bisogna considerare l’impiego per buona parte della giornata.
Ma ne varrà senz’altro la pena.
Per finire la giornata in bellezza, non può mancare una sosta nella terrazza panoramica più conosciuta della valle.
Sto parlando dell’Alp Grüm e del suo panorama mozzafiato a quota 2.091 m.
Nulla intorno se non un incantevole panorama sul ghiacciaio di Palu’ da un lato, e sulla Val Poschiavo e il lago dall’altro. Da cartolina.
Ed è rimanendo attaccati al finestrino ancora per un po’, con lo sguardo sognante e la bocca aperta dallo stupore, che si rientra dolcemente al punto di partenza, nella storica Tirano.
Sembra incredibile che fino a poco tempo prima sfioravamo i 2.300 m ed ora siamo a 430 m. sopra al livello del mare.
Ed anche stavolta si rimane entusiasmati e sorpresi di quanto la natura abbia di bello da offrirci e che certamente non finirà mai di stupirci.
Perciò, mi raccomando, armatevi di una buona macchina fotografica, vestiti pesanti, occhiali da sole e.. tutti in carrozza!
Paesaggio: ♥♥♥♥♥
Natura: ♥♥♥♥♥
Cultura: ♥♥♥
Accessibilità: ♥♥♥♥♥
Dove dormire/mangiare:
Vuoi saperne di più:
Vista la particolarità del viaggio, è importante tenere a mente alcuni consigli e informazioni utili:
♦ CLIMA
Gli inverni in tutta la valle sono molto rigidi, si arriva tranquillamente a -20°, perciò non sottovalutare la temperatura anche se si prevede di fare un semplice giro in carrozza con i cavalli; non è sufficiente una semplice calzamaglia e se il sole non si è ancora alzato, non saranno le pelli a scaldarvi, è obbligatorio vestirsi da montagna!
♦ PREZZI
Non dimentichiamoci che siamo in Svizzera, non di certo conosciuta per essere a buon mercato.
Tutti i costi dei servizi sono perciò in linea con il resto del paese, non bisogna stupirsi.
Conviene inoltre portarsi Franchi Svizzeri per potersi ritemprare meritatamente nei rifugi lungo il percorso.
♦ PROGRAMMA
Vista la molteplicità di luoghi da esplorare è suggeribile studiarsi, almeno a grandi linee, il percorso di interesse, in base agli orari di partenza e di arrivo del trenino.
Se si vuole avere qualche accortezza in più controllare gli orari in cui sorge il sole, soprattutto se si percorre una valle come la Val Roseg in cui il sole si alza verso metà mattinata e ancor di più gli orari del tramonto per poter godere di un panorama ancora più magico al ritorno.
Tirano è facilmente raggiungibile con il treno da Milano in 2 ore e 30 circa, (linea Milano – Lecco- Sondrio – Tirano).
La partenza del Trenino Rosso è posta proprio a fianco all’arrivo.
In alternativa, in auto, da Milano si può percorrere la SS38 in 3 ore circa.
Il costo del biglietto per la tratta completa Tirano – Saint Moritz è attualmente di 32 CHF per tratta in 2° classe (circa 30 euro) e 56 CHF per la 1° classe (circa 50 euro). Da moltiplicare per due, considerando il ritorno alla base.
Da tenere a mente inoltre che, riservando il viaggio nelle carrozze panoramiche del Bernina Express, oltre al costo del biglietto standard, è richiesta la prenotazione obbligatoria con supplemento di 10 CHF per tratta nel periodo invernale (circa 9 euro).
Qui sotto riporto le principali differenze fra le due diverse soluzioni precedentemente descritte:
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Vantaggi treni di linea
Svantaggi treni di linea
Vantaggi treni panoramici (BEX)
Svantaggi treni panoramici (BEX)
Veniamo infine alla gita in carrozza nella splendida Val Roseg.
Il costo attualmente è di circa 20 CHF a tratta, 32 CHF a/r (poco meno di 30 euro a persona).
Durante il weekend le carrozze sono sempre disponibili all’uscita della stazione di Pontresina, per sicurezza o per maggiori informazioni è comunque possibile riservare il posto inviando loro una semplice mail.
L’itinerario sopra riportato è quello da me scelto in base alle mie preferenze.
Sicuramente vale la pena anche la fermata a Bernina Diavolezza per un’imperdibile risalita di circa 800 mt. di dislivello in funivia, fino ad arrivare a quota 3.000 m.
Un’autentica esperienza che necessita tuttavia di diverso tempo a disposizione.
Per gli amanti della raffinatezza e del buon gusto non può inoltre mancare una piacevole sosta nella località alpina di lusso più conosciuta al mondo che porta il nome di Sankt Moritz.
Per non parlare poi di Poschiavo, di Bernina Lagalb e di tutte le altre soste non citate, ma non per questo meno affascinanti.
Purtroppo è così.. bisogna mettersi l’anima in pace, tutto non si potrà fare.
Ma proprio per questo ci sarà una buona occasione per ritornare! 🙂