Trekking ad anello al Rifugio V. Emanuele II & Rifugio Chabod
Ai piedi del Gran Paradiso

Ai piedi del Gran Paradiso
5 ore (passo veloce)
20 Km
Media
1.200 m
Valsavarenche, località Pravieux 1.820 m.
Pont 2.000 m. – Rifugio Vittorio Emanuele II 2.732 m. – Traversata per Rifugio Chabod – Rifugio Chabord 2.710 m.
Valsavarenche, località Pravieux 1.820 m
Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.
(William Blake)
Il Gran Paradiso è la montagna più alta del massiccio delle Alpi Graie, la cui vetta è situata in Valle d’Aosta a metà tra i comuni di Valsavarenche e Cogne.
Grazie a questa splendida escursione sarà possibile esplorare il lato meno conosciuto del Parco Nazionale, ma non meno affascinante, con partenza da Pont Valsavarenche.
Effettuando il percorso ad anello si conosceranno inoltre i due rifugi base per la salita alla vetta: il Rifugio Vittorio Emanuele II e il Rifugio Chabod.
Si tratta di una splendida escursione ai piedi del ghiacciaio, all’interno del meraviglioso Parco del Gran Paradiso.
Un itinerario unico, con un paesaggio ogni volta diverso: boschi, praterie, pietraie, cascate e ruscelli.
Sarà impossibile non rimanere estasiati di fronte a così tanta bellezza!
Per la partenza del tour ci sono due possibilità, all’interno della Valsavarenche:
Pont è la frazione più alta della Valsavarenche (quota 2.000 m) ed anche dove termina la strada dell’intera valle; da qui, dopo aver attraversato il torrente Savara fino al Rifugio Tetras Lyre, inizia la salita verso il Rifugio Vittorio Emanuele II seguendo il sentiero n° 1, ben segnalato.
Si tratta di una strada reale di caccia, ben mantenuta, immersa inizialmente in un suggestivo bosco di larici e che prosegue verso la prateria alpina e il ghiacciaio del Ciarforon, fino a raggiungere, in 2 ore circa di cammino l’inconfondibile Rifugio Vittorio Emanuele II, un tempo utilizzato dal Re come rifugio di caccia, ora in gestione dal CAI.
La sagoma del rifugio attuale a mezza botte è molto particolare in quanto ricoperta di metallo lucente, simile ad un hangar, reso ancora più suggestivo dal laghetto di Moncorvè presente ai suoi piedi che riflette perfettamente le cime innevate del Ciarforon (3.640 m.) e della Becca di Monciair (3.544 m.)
Il Rifugio è il punto di partenza per l’ascensione alla vetta del Gran Paradiso (quota 4.061 m s.l.m), un’escursione imperdibile per gli escursionisti esperti.
Per proseguire il trekking e raggiungere così il Rifugio Chabod bisogna percorrere il sentiero 1A per 1 ora e mezza circa, il cui bivio è posto poco più in basso.
Il sentiero attraversa verdissimi prati, potenti ruscelli e cascate ma anche estese pietraie, ed è perciò consigliabile affrontarlo con un medio allenamento.
Sarà comunque sufficiente alzare gli occhi e la fatica sarà sicuramente compensata: la vista del Gran Paradiso al cospetto dei ghiacciai e delle vette circostanti, è veramente impagabile.
Dopo aver rigenerato anima e corpo al rifugio Chabod, si rientra alla base seguendo il panoramico sentiero 5a.
Saltellando qua e là, in circa 1 ora e mezza si ritorna a valle; con le gambe stanche ma il cuore gonfio.
Dove dormire/mangiare:
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