LA GIORDANIA E I SUOI TREKKING INCANTATI
Alla scoperta di un Giordania insolita fra Petra, il deserto e le sue Riserve naturali

Sulle sabbie del deserto come sulle acque degli oceani non è possibile soggiornare, mettere radici, abitare, vivere stabilmente. Nel deserto, come nell’oceano, bisogna continuamente muoversi, e così lasciare che il vento, il vero padrone di queste immensità, cancelli ogni traccia del nostro passaggio, renda di nuovo le distese d’acqua o di sabbia, vergini e inviolate.
(Alberto Moravia)
GIORDANIA, LA NUOVA META DEL TURISMO ATTIVO
La Giordania è una perla rara, una meta unica ed originale, capace di offrire panorami immensi, luoghi magici e atmosfere difficili da dimenticare.
A questo si aggiunge un glorioso passato e un popolo di gente splendida, fiera della sua terra e delle sue tradizioni.
Non è perciò un caso che la Giordania stia diventando sempre più una vera destinazione del cuore.
Fra tutte le qualità riconosciute, quella che mi ha colpito di più è stata sicuramente la varietà del territorio.
Quando ti aspetti il deserto di sabbia, trovi rocce rossastre tutt’intorno; non appena ti abitui alle rocce, scopri meravigliosi canyon e Riserve Naturali.
Ti allontani di poco ed ecco apparire quel paradiso tropicale che è il Mar Rosso o quell’incredibile fusione di acqua e sale che è il Mar Morto.
Per non parlare, dell’immensa distesa di sabbia del Wadi Rum che lascia tutti i visitatori senza fiato.
In poche parole in Giordania, gli occhi non si annoiano mai.
Da sempre meta apprezzata dagli amanti dell’archeologia e della storia, la Giordania sta diventando sempre più, una meta turistica a 360°, aprendosi anche a quel turismo escursionistico-sportivo di viaggiatori amanti della natura e del viaggio vissuto con lentezza.
Ed è proprio questo tipo di “esperienza” che vorrei promuovere, invitando tutti coloro che avranno l’opportunità di visitare il Paese, di non limitarsi a programmare i classici itinerari turistici, bensì scegliere di viverne a pieno l’anima, addentrandosi oltre: nelle sue riserve, nei suoi sentieri sconosciuti e nei suoi luoghi nascosti.
Per poi scoprire che c’è davvero tanto di inaspettato.
Basta solo fare qualche passo più.
IL JORDAN TRAIL, UN SENTIERO LUNGO 650 KM
Il boom turistico della Giordania negli ultimi anni è dovuto, in parte all’aggiunta della destinazione da parte di compagnie aeree low cost, ma anche e soprattutto da un importante impegno da parte del Ministero del Turismo nel rilanciare il paese a turisti internazionali.
In questo, si stanno distinguendo valide organizzazioni no profit, fra cui la Jordan Trail Association (JTA), volte a far conoscere il territorio giordano in maniera differente, come è sempre stato vissuto per migliaia di anni dai Nabatei prima e dai Romani dopo, ossia via terra.
La Giordania, posta infatti in posizione strategica, era al centro della Strada del Re, un’importantissima via commerciale che si estendeva fra l’Egitto e i paesi medio-orientali.
L’Associazione ha inaugurato nel 2016, e terminato da poco, la tracciatura del “Jordan Trail“, un lungo percorso escursionistico di 650 km, che collega il paese da Nord a Sud, il cui punto di partenza è la città di Umm Qays e l’arrivo ad Aqaba, sulle sponde del Mar Rosso.
L’itinerario è decisamente qualcosa di unico, non a caso è stato scelto dal National Geographic, come la meta suggerita del 2018 e fra le migliori destinazioni al mondo; il trail attraversa antiche città, Wadi e canyon, sabbie del deserto e imponenti montagne.
Un viaggio attraverso la storia e cultura della Giordania, ma con uno sguardo al futuro a sostegno delle comunità locali e alla valorizzazione intelligente del territorio naturale.
Mi sono promessa di percorrere il Jordan Trail, o comunque anche una parte di esso, il prima possibile.
Perché è proprio vero che questo paese ti entra nel cuore e non vedi l’ora di ritornare.
I MIGLIORI TREKKING IN GIORDANIA, PER GLI AMANTI DELL’ AVVENTURA
Jordan Trail a parte, la Giordania offre comunque svariate possibilità di poter vivere intensamente il territorio, al di fuori dei classici itinerari turistici e senza dover essere necessariamente escursionisti di livello.
Questi che vi riporto sono alcuni degli itinerari migliori da percorrere nel paese giordano.
Ho avuto il piacere di viverli con una guida meravigliosa e invito tutti a fare altrettanto; sicuramente per rischiare di non perdersi, ma soprattutto per poter godere della cultura e della semplice umiltà di questo popolo immenso.
Trekking da Piccola Petra a Petra
DISTANZA: 13 km
DURATA: dalle 3 ore in su
DISLIVELLO : + 250 m
DIFFICOLTA’: medio/facile
Uno degli itinerari più belli e conosciuti della Giordania: Petra via “back door”.
Letteralmente l’arrivo a Petra dalla “porta sul retro”!
Il percorso nabateo parte proprio dalla Piccola Petra; poco prima dell’ingresso si trova un sentiero inizialmente in piano e che in breve tempo inizia a costeggiare la montagna su una splendida terrazza di roccia naturale.
Percorso qualche chilometro, la fatica inizia a farsi sentire ma il panorama è a dir poco splendido! La vallata di Wadi Araba è 1.000 metri più in basso e la distesa di Israele è davanti ai nostri occhi.
Dopo una meritata sosta con vista mozzafiato, si riprende il cammino e si continua a percorrere l’affascinante sentiero naturale; ed è proprio quando meno che te l’aspetti, che appare improvvisamente lui: “Il Monastero” (Al-Deir).
Un imponente edificio di 50 metri di larghezza e 45 di altezza, scavato nella roccia, costruito dai Nabatei tra il II e il I secolo a.C e destinato come tomba del Re .
Da qui non può mancare la salita al punto panoramico ed è impossibile non rimanere a bocca aperta davanti a così tanta bellezza!
Arrivare al Monastero con la sola forza delle proprie gambe è un’ emozione impagabile; niente code agli ingressi, niente biglietti da timbrare, solo natura e un orizzonte infinito.
Altro aspetto positivo del trekking è che, per continuare il tour non bisognerà fare altre che … scendere (anziché salire) 800 meravigliosi gradini scavati nella roccia.
E garantisco che vedere le facce di chi deve invece affrontare la salita non ha prezzo!
La discesa porta direttamente nella valle dell’antica Petra, in cui seguendo la via classica, si raggiunge prima “il Tesoro” del Faraone (El Khasneh al Faroun), monumento dell’antica città di Petra scavato anch’esso nella parete rocciosa, e subito dopo l’incredibile Siq, lo stretto passaggio fra le pareti di roccia, lungo 1.200 metri e con un’altezza di 200 metri.
Da questo luogo magico, non te ne andresti mai!
Trekking all’interno del sito di Petra
“Petra è il più bel luogo della terra. Non per le sue rovine, ma per i colori delle sue rocce, tutte rosse e nere con strisce verdi e azzurre, quasi dei piccoli corrugamenti e per le forme delle sue pietre e guglie, e per la sua fantastica gola larga appena quanto basta per far passare un cammello. Ho letto una serie infinita di descrizioni, ma queste non riescono assolutamente a darne un’idea e sono sicuro che nemmeno io sono capace di farlo. Quindi tu non saprai mai che cosa sia Petra in realtà, a meno che non ci venga di persona”.
Ed è così che Lawrence d’Arabia descrive questo miracolo della Terra.
Ha detto tutto lui, non c’è altro da aggiungere, se non ricordare che… il sito di Petra è immenso.
I percorsi a disposizione dei visitatori sono tantissimi, quasi impossibile riuscire a farli tutti; la scelta di quale tour affrontare varia in base al tempo a disposizione e soprattutto alla presenza o meno di una guida locale.
Nel mio caso ho avuto il piacere di percorrere, con un’ottima guida al fianco, l’ “AL-Madas Trail”, il percorso n° 8, che ha inizio poco dopo l’ingresso principale e che offre l’opportunità di immergersi in un paesaggio desertico e incontaminato.
Il percorso porta direttamente all’Altare del Sacrificio, punto strategico dove osservare tutta Petra dall’alto prima di ridiscendere verso Wadi al Farasa e proseguire poi la visita.
L’itinerario è splendido e permette di allontanarsi dalla folla che negli ultimi anni si riversa all’interno del sito archeologico.
In alternativa, i sentieri più conosciuti all’interno del sito di Petra e che meritano la visita sono:
– il “Main Trail”, il percorso principale che attraversa l’intero sito e permette di visitare in poco tempo tutti i monumenti più famosi; lungo 4 km e completamente pianeggiante.
– “Al Kubtha trail” per vedere il “Tesoro” dalla cima del Siq; superando le “Royal Tombs” sulla parete est, si prosegue il sentiero costeggiando la montagna fino a raggiungere i gradini che conducono al punto panoramico, per poi proseguire la discesa lungo un sentiero roccioso. Il percorso è breve ma un po’ più impegnativo.
L’alternativa è il “Treasury Trail ” per poter scorgere il “Tesoro” dal lato sinistro, ma in questo caso conviene farsi accompagnare dai tanti ragazzi locali presenti davanti alla facciata del Tesoro.
– “Ad Deir (Monastery)” per chi non ha già percorso il trekking da Little Petra a Petra.
La distanza è breve ma gli 800 scalini si sentono tutti.
– “High Place of Sacrifice”, l’Altare del Sacrificio, raggiungibile dalla “Street of Facades”; poco dopo il monumento del “Tesoro”, si trova una lunga scalinata scavata nella roccia. Una volta arrivati fino alla famosa bandiera giordana, la vista è spettacolare.
Il consiglio è quello di affrontare questi percorsi alle prime luci dell’alba, quando ancora la folla non è d’intralcio e la luce si riflette sulle rocce.
In ogni caso, qualsiasi siano l’ora e il percorso scelti, non si rimarrà delusi; ad ogni angolo si rimane a bocca aperta, ogni scorcio è diverso dall’altro.
Petra è semplicemente unica.
Trekking nel deserto del Wadi Rum
Addentrarsi a piedi nel deserto significa raccoglierne la vera essenza e le mille sfumature; ci si immerge nel pieno silenzio, ci si perde e si riscopre un po’ più se stessi.
Le possibilità di visitare il deserto sono molteplici; è possibile percorrere percorsi ad anello o abbinare il fuoristrada o il cammello a brevi trekking a piedi; l’importante è avere sempre una buona guida al proprio fianco.
Per questo il Centro Visitatori del Wadi Rum è sicuramente un aiuto essenziale, se non che un passaggio obbligatorio.
Presso il Visitors Center Wadi Rum è infatti necessario farsi timbrare il Jordan Pass e organizzare il proprio tour con le guide locali.
I luoghi più interessanti da scoprire a piedi all’interno del deserto giordano sono:
– le splendide dune rosse, perfette per chi vuole godere ancor di più di quel senso di libertà immenso che il deserto offre ai suoi esploratori;
– la Sorgente di Lawrence, così denominata grazie alla presenza di un acquedotto nabateo scavato nella roccia e da lui riscoperto;
– la roccia a forma di fungo dalle grandi dimensioni, situata in mezzo alla pianura desertica;
– gli archi o ponti di pietra di varie altezze e dimensioni.
Ogni luogo, ogni angolo e ogni scenario di questo ambiente sono comunque spettacolari; le emozioni sono tante e davvero difficili da descrivere.
Per concludere il tour in bellezza non può mancare l’attesa del tramonto in mezzo al deserto, quando il sole scende dietro le rocce e “Pianeta Marte” assume le sue mille sfumature.
Immancabile, infine, la notte in uno dei campi tendati sparsi nel deserto; luoghi magici e con un’ atmosfera unica.
La notte non potrà che essere felice, in attesa del risveglio per una nuova, splendida alba desertica.
Trekking nei canyon giordani
E’ proprio vero che la Giordania ha mille sfaccettature; perciò, i tanti canyon presenti nell’area, non possono di certo mancare all’appello.
Il più famoso è il Wadi-al Mujib , ma anche il più impegnativo; più che di trekking, si parla in questo caso di canyoning in quanto sono previsti diversi attraversamenti a nuoto alla scoperta delle cascate e delle piscine naturali.
Causa acqua troppa alta che rende l’attraversamento pericoloso, il canyon è tuttavia chiuso nel periodo invernale.
Una buona alternativa, e decisamente meno difficoltosa, è la visita al Wadi Bin Hammad.
Lungo circa 6 km, il canyon si estende in un ambiente rigoglioso, con giardini sospesi, palmeti selvatici e formazioni rocciose; il tutto con i piedi immersi in una piacevole sorgente di acqua calda.
Trekking nella Riserva Naturale di Dana
E per finire in bellezza lei. La Riserva di Dana.
Una delle perle nascoste della Giordania, la più grande Riserva naturale del paese.
Non a caso una delle escursioni migliori, raggiungibile da una delle strada più panoramiche al mondo, la Strada dei Re.
Un paesaggio immenso con più di 300 km quadrati di canyon e gole poste su un’altitudine di 1.500 metri che si ergono fino alla bassa area desertica di Wadi Araba, con differenti tipi di vegetazione, specie animali e piante medicinali.
Un ambiente – microclima perfetto per staccare la spina e respirare aria pura.
Ho avuto il piacere di visitare l’area con Ahmed, la nostra Guida nella Riserva, la Sua casa.
Di questa visita non dimenticherò la terra incontaminata, i colori e l’aria respirata.
Ma quello che porterò nel cuore è sicuramente il suo sorriso, la sua gioia e la sua serenità d’animo.
La natura è il suo mondo e noi tutti abbiamo molto da imparare.
Giordania nel cuore! 🙂
Paesaggio: ♥♥♥♥♥
Natura: ♥♥♥♥♥
Cultura: ♥♥♥♥♥
Accessibilità: ♥♥♥♥
Approfondimenti
♦ CLIMA
Il periodo più adatto per questo tipo di viaggio è quello primaverile-autunnale.
I mesi migliori sono perciò marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre.
Nel mio caso sono tuttavia partita nel periodo di Capodanno e la scelta non è stata poi così sbagliata; in questo periodo le temperature sono simili alle nostre europee ma l’escursione termica fra il giorno e la notte è abbastanza rilevante. E’ perciò importante partire preparati ed equipaggiati, sopratutto per affrontare le notti nel deserto nei campi tendati.
La temperatura media invernale è di 10/15 gradi di giorno ma durante la notte è di circa 3/5 gradi.
Discorso contrario nei mesi estivi, non troppo adatti causa temperature elevate che possono raggiungere i 40 gradi.
♦ COME MUOVERSI
E’ possibile scegliere di affidarsi ai taxi locali, o in alternativa muoversi in autonomia con auto a noleggio.
Nel secondo caso è importante studiare in anticipo il percorso e sopratutto evitare gli spostamenti con il buio; le strade risultano infatti poco illuminate e decisamente più pericolose per chi non le conosce. Tenendo conto che d’inverno alle 5 è già buio è un dettaglio da non sottovalutare.
Altro fattore rilevante è la distanza: sembra tutto molto vicino ma in realtà non lo è.
Ecco le distanze principali indicative:
– Amman/Aqaba 320 km (4 ore)
– Amman/Petra 230 km (3 ore)
– Petra/Wadi Rum 140 km (2 ore)
– Aqaba/Wadi Rum 60 km (1 ora)
– Aqaba/Petra 130 km (2 ore)
♦ PREZZI
La moneta è il dinaro giordano (JOD/JD).
Il valore di 1 JD è di circa 1,2 euro.
Il costo della benzina è del tutto simile al nostro, così come delle strutture turistiche.
Il costo del Jordan Pass varia in base al numero di giorni scelti per la visita di Petra (es. 1 ingresso 70 JD circa 87 euro, 2 ingressi 75 JD circa 94 euro).
Arrivando all’aeroporto di Amman è necessario acquistare il visto al costo di 40 JD, tuttavia quest’ultimo è compreso all’interno del Jordan Pass.
Arrivando invece e ripartendo dall’aeroporto di Aqaba, il visto è gratuito.
Consigli
♦ PROGRAMMA
Il programma di viaggio varia molto in base al periodo scelto, ma sopratutto in base alle preferenze di ciascuno; c’è la possibilità di abbinare a tutte le attività sopra elencate, anche la visita a diversi luoghi archeologici di grande importanza quali Jerash, Madaba e il Monte Nebo. In tal caso sarà necessario programmare almeno un paio di giorni di viaggio in più.
A mio parere cosa non può mancare all’interno del programma sono le notti all’interno dei campi tendati, sia nell’area di Piccola Petra, sia nel Wadi Rum.
Di campi a disposizione ce ne sono di tutti i tipi, alcuni dotati di servizi comuni, altri privati; alcuni dotati di riscaldamento interno altri no.
Dormendo negli alloggi non riscaldati assicuro che il freddo invernale si farà sentire, ma l’emozione di dormire nel deserto e svegliarsi all’alba nel pieno silenzio è un’emozione indescrivibile.
♦ DOVE DORMIRE
Gli hotel/Camp a disposizione nel paese sono molti, dai più confortevoli ai più spartani; quello che suggerisco è di spendere un pochino di più, ma evitare in questo modo di capitare in alloggi non propriamente adatti.
La scelta delle strutture è di solito molto personale, il primo luogo che mi sento comunque di suggerire è il suggestivo Feynan Ecolodge, struttura eco-friendly di proprietà della ‘Royal Society for the Conservation of Nature’, situato in un’area desertica all’interno della Riserva di Dana; la sua caratteristica principale è che è privo di alimentazione elettrica e dotato di pannelli fotovoltaici. Le camere vengono illuminate ogni sera dalle candele prodotte artigianalmente dalle donne delle comunità locali, il che rende l’atmosfera del lodge un luogo magico. I pasti vengono inoltre preparati utilizzando prodotti del posto e moltissime attività sono da loro organizzate con il contributo della popolazione locale. Un’esperienza da provare!
Altre strutture che posso infine consigliare sono le seguenti:
- Dana Village Eco Camp ottima struttura con vista spettacolare sul canyon di Dana
- Little Petra Bedouin Camp campeggio di lusso vicino a Little Petra in una location da favola
- Wadi Rum Desert Heart Camp campeggio semplice ed economico, in ottima posizione nel deserto del Wadi Rum
- Hasan Zawaideh Camp campeggio di lusso nel deserto del Wadi Rum con possibilità di pernotto nelle suggestive tende marziane.
Ogni struttura indicata fornisce i pasti principali e organizza tour privati a piedi, in jeep, in cammello .. non avrete che l’imbarazzo della scelta!
Questo è tutto, per ogni informazione in più, consiglio, suggerimento o altro scrivetemi, vi risponderò volentieri!
Ciao, complimenti per
l’articolo.
Volevo chiederti se mi puoi fornire qualche nominativo di agenzie/tour operator per poter realizzare questo tipo di viaggio.
Sono sola e vorrei aggiungermi a qualche gruppo.
Grazie.
Buongiorno Teresina, benvenuta e grazie mille!
Come Tour Operator che organizzano viaggi trekking posso consigliarti sicuramente “Four Seasons Natura e Cultura” https://www.viagginaturaecultura.it/ e “Verticalife” https://verticalife.it/it. O in alternativa rimane sempre “Viaggi Avventure nel Mondo”.
Spero riuscirai a organizzare presto, la Giordania è veramente magica.. entra nel cuore e difficilmente va via.
Un abbraccio.
Bellissimo articolo, davvero interessante! Ma soprattutto complimenti per essere riuscita a fare trekking per tutto quei chilometri ed ore. Sono sicura che io non ce l’avrei fatta anche se poi ne sarebbe valsa la pena spingermi ai limiti delle mie capacità.
Ma guarda che spettacolo!!! Sono rimasta a bocca aperta guardando tutte le foto!!! Mozzafiato!
In tanti mi hanno parlato della bellezza dei percorsi di trekking in Giordania. Io sono amante delle lunghe passeggiate immersa nella natura e delle passeggiate culturali. Tra questi percorsi farei sicuramente quello del sito di Petra e la riserva naturale. Quello che mi preoccupa non è il clima, ma soprattutto il sole.
In questo caso il periodo invernale è la soluzione migliore, temperature non troppo calde e il sole è piacevole! 🙂
Allora direi che potrebbe andare bene anche per me.
Che posto incantevole.Una meta che tanto vorrei visitare. Complimenti per l’articolo.
Grazie mille Francesca!
Che meraviglia questo articolo. Innanzitutto complimenti per aver fatto tutti questi trekking…sono tanti km..mi sa che io morirei ahah già per raggiungere il Delicate Arch mi hanno raccolto con il cucchiaino…eheh la Giordania mi ispira molto, spero di andarci il prima possibile.
Ahahah mai dire mai e comunque nel deserto l’escursione in Jeep è meravigliosa, un’ottima alternativa 😉
Bellissimo articolo!! Mi piacerebbe tantissimo andarci! Mi sono salvata il tuo articolo così appena programmi seguirò quello che hai scritto!!
Assolutamente ne vale la pena!