UN TREKKING TIRA L’ALTRO
Appena fatto il primo passo, non potrai più farne a meno

Tutti i più grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina
(Friedrich Nietzsche)
Camminare è uno dei movimenti più naturali al mondo.
Questo rende il trekking uno degli sport meno invasivi e più semplici che ci sia.
Tuttavia, per chi non è abituato a percorrere qualche chilometro a piedi senza sentirsi il fiato in gola, l’inizio potrebbe risultare un po’ incerto.
Cosa mi metto? dove vado? da solo o in compagnia?
Porsi delle domande è comprensibile, è capitato a tutti di non sapere da che parte iniziare; ma scommetto che una volta fatto il primo passo, ne seguiranno altri mille!
Non vedi l’ora di partire subito? Vediamo insieme qualche consiglio 😉
TREKKING: IL PRIMO PASSO
Come:
Innanzitutto, meglio iniziare gradualmente cercando di non strafare avventurandosi in trekking con dislivelli troppo elevati; ricordiamoci che camminare dev’essere soprattutto fonte di piacere.
Per le prime uscite conviene perciò sperimentare escursioni con dislivelli massimi di 400 m.
Durante la settimana è utile esercitarsi camminando per una mezz’ora circa al giorno (o 1 ora ogni due giorni) al parco, su un sentiero o in strade poco trafficate.
Prima di partire, meglio definire i luoghi adatti dove svolgere l’attività e il percorso da seguire.
L’importante è porsi un obiettivo: di tempo, di luogo da raggiungere o di chilometri percorsi; e ogni giorno, aumentare gradualmente, se pur di poco, l’obiettivo dato.
Questo ci permetterà di avere una visione diversa ad ogni nostra uscita e al tempo stesso di aumentare, di volta in volta, il “carico”.
Durante il weekend o nel tempo libero, si può approfittare del maggior tempo a disposizione per cimentarsi in escursioni un po’ più lontane da casa, magari in un parco più grande, su qualche collina o ancor meglio su un sentiero di montagna.
Il segreto è dare al “cammino” un senso di continuità: far sì che il camminare, nel senso stretto del termine, diventi un’abitudine di cui sarà poi difficile farne a meno.
In che modo:
Per iniziare, non è necessario avere un equipaggiamento troppo tecnico, è sufficiente un abbigliamento comodo per stare a proprio agio; questo per le uscite in città o in campagna.
Per i trekking sui sentieri sarà invece necessario dotarsi soprattutto di una buona scarpa con ottima aderenza al terreno e di un abbigliamento a strati e traspirante.
L’attrezzatura necessaria varia molto in base al percorso che si andrà a percorrere: bisognerà perciò tenere conto della lunghezza, della durata e delle relative condizioni meteo.
In ogni caso non dimentichiamo di portare sempre con noi un capo più pesante e un guscio protettivo antipioggia e antivento per qualsiasi evenienza.
Nello zaino non dovranno infine mancare una capiente borraccia per l’acqua e qualche snack e spuntino.
Con chi:
L’importante è andare: da soli o in compagnia, poco conta.
Quello che consiglio è di alternare le uscite individuali con le uscite in gruppo.
In compagnia rende l’allegria, ci si può confrontare e confortare.
Credo tuttavia sia altrettanto importante provare l’esperienza delle uscite da soli, in cui ci si sente più predisposti all’ascolto di se stessi e attenti al momento presente (meditazione camminata).
È infatti utile, in momenti come questi, approfittare del tempo trascorso per immergersi nella natura, ascoltare il proprio respiro, liberarsi dai pensieri e concentrarsi sulla propria mente e sulle proprie emozioni.

CAMMINARE CONSAPEVOLMENTE
Fondamentale durante la camminata è cercare di vivere il “qui e ora” evitando di pensare a:
- dove siamo partiti (la rappresentazione del nostro passato)
- dove dobbiamo arrivare (il nostro futuro)
ma provando invece ad assimilare il più possibile dal momento stesso.
Per farlo, stacchiamo il telefono e facciamoci trasportare dai 5 sensi: contempliamo il panorama, ascoltiamo i rumori della natura e respiriamone gli odori, tocchiamo con mano, abbracciamo ciò che ci circonda e perché no, se ne abbiamo la possibilità gustiamo anche ciò che troviamo.
Abituiamoci a guardare spesso il cielo, non lo facciamo mai e non ci rendiamo conto di quanto è bello farlo.
Sdraiamoci su un prato e sbalordiamoci dal cielo azzurro o dalle danze delle nuvole.
Ammiriamo la natura, non in quanto fine a se stessa, ma come parte integrante della nostra umanità; senza di essa non potremo sopravvivere.
Se la nostra mente è stressata, ascoltiamo il ritmo del nostro respiro e moduliamolo; discipliniamo la nostra mente a osservare e a non pensare: prestiamo attenzione ai particolari, ascoltiamo i rumori, e lasciamoci pervadere dai profumi.
Per permettere alla nostra mente di abbandonare le preoccupazioni quotidiane e lasciarsi trasportare dalle emozioni del momento, ci vorrà del tempo.
L’inizio di ogni trekking non sarà facile e la fatica non mancherà.
Ma sono certa che, appena fatto il primo passo, sarà impossibile farne a meno 🙂
Buon cammino!
→ Camminare fa bene perché? Ecco tutti i migliori Benefici del Cammino
IL SENTIERO DEL VIANDANTE | TREKKING SUL LAGO DI COMO
LA ROTA VICENTINA | CAMMINO IN PORTOGALLO
CAMMINO DEL SALENTO | TREKKING IN PUGLIA